An unrecognizable physiotherapist working with a patient. Close up.
Il piede diabetico è una complicanza comune del diabete, legata a modificazioni dei nervi (neuropatia diabetica) e dei vasi sanguigni (arteriopatia diabetica) che possono compromettere la struttura e/o la funzione del piede, favorendo lo sviluppo di ulcere che non vanno mai sottovalutate. Il diabete può provocare alterazioni del sistema nervoso periferico che impediscono al cervello di avvertire gli stimoli nervosi inviati dal piede.
L’intervento tempestivo nel caso di piede diabetico è il primo passo per la guarigione. Dall’ulcera infatti possono penetrare dei batteri che, se aggressivi, possono interessare tutto il piede anche in pochissimo tempo, soprattutto in presenza di arteriopatia. Per questo è importante fare di tutto per far guarire rapidamente qualsiasi lesione attraverso la prescrizione di un’adeguata terapia antibiotica (se c’è infezione); l’individuazione tempestiva di un’arteriopatia periferica e il suo eventuale trattamento con angioplastica; l’impiego di medicazioni avanzate sagomate per il tallone in grado di mantenere un’idonea umidità del letto dell’ulcera; l’utilizzo di idonei tutori di scarico che permettano di contenere il piede fasciato ed evitino l’appoggio delle aree del piede dove è presente l’ulcera.
La prevenzione delle ulcere è una parte importantissima nella gestione del piede diabetico, in quanto è proprio dall’insorgenza delle ulcere che comincia tutta la catena di eventi che può portare all’amputazione. Tutte le ulcere possono essere pericolose, anche quelle apparentemente banali, soprattutto se tendono a non guarire. Circa il 30% della popolazione diabetica è affetta da neuropatia periferica, con associata riduzione della sensibilità. Per questo le ulcere si possono formare per cause apparentemente banali, come le vesciche da scarpe eccessivamente strette e non avvertite come tali, o le ustioni da contatto (acqua dei pediluvi, termofori, stufe e camini, sabbia d’estate, etc.). Altra condizione di rischio è rappresentata dall’ipercheratosi (calli) sotto la pianta del piede e che può traumatizzare i tessuti sottostanti, fino a formare l’ulcera. Il quadro si complica quando insieme alla neuropatia è presente anche un problema di cattiva circolazione arteriosa, che rende ancora più difficile la guarigione delle ulcere.
Oggi sia i diabetologi che i podologi (specificatamente formati) sono in grado di definire il rischio di sviluppare un’ulcera plantare in ogni paziente diabetico attraverso un’attenta valutazione del piede e l’esecuzione di test semplici per evidenziare la presenza delle complicanze a carico dei nervi e delle arterie. L’ispezione avrà lo scopo di evidenziare la presenza di deformità delle dita (dita a martello, alluce valgo, etc.), di callosità plantari, di cute secca, condizioni indicative di particolare vulnerabilità del piede. Queste, unite con altre fondamentali informazioni (presenza o meno di neuropatia e/o vasculopatia, presenza di deformità del piede ed il dato anamnestico di una pregressa ulcera) permetteranno di poter definire un grado di rischio di sviluppare ulcere che sarà ovviamente di grado zero (assente) in assenza di neuropatia e vasculopatia, di grado 1 (moderato) quando è presente solo la neuropatia, di grado 2 (elevato) quando la neuropatia si associa alla deformità del piede o è presente una vasculopatia periferica e di grado 3 (elevatissimo) quando il paziente ha già avuto un’ulcera al piede.
Una volta definito il grado di rischio sarà possibile mettere in atto opportune strategie preventive che includono:
Il tutto ovviamente deve essere inserito nell’ambito di un percorso di attenta gestione del diabete e delle sue complicanze da parte dei centri di diabetologia di riferimento”
SITOGRAFIA: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=71805
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Ho il diabete di tipo 2. di recente mi è comparsa improvvisamente una grande ferita (tipo vescica) sull'alluce sinistro. Come mi devo comportare?
Salve,
è importante tenere sotto controllo l'ulcera che si è generata utilizzando opportuni e specifici protocolli di detersione e medicazione.
Ci scriva una mail con una breve descrizione della sua ferita e sapremo darle maggiori suggerimenti all'indirizzo woumed@e-medical.it.
Grazie!