Primo Piano Piaghe da Decubito

Valutazione e gestione dell’essudato nelle ulcere da pressione

L’essudato di una ferita è un liquido ricco di proteine plasmatiche e cellule ematiche, come globuli bianchi e piastrine, che tende a fuoriuscire ed accumularsi nei tessuti interstiziali (subepidermici).

Questo liquido sieroso è prodotto sempre in conseguenza ad un forte processo infiammatorio del  tessuto epidermico che causa un’alterazione della permeabilità capillare con una conseguente vasodilatazione e perdita di essudato.

La produzione di questo liquido viene stimolata da due fattori infiammatori: istamina e bradichinina,

che promuovono la produzione di piastrine e fibrina nelle prime 48-72 ore dopo la ferita per impedire la diffusione microbica e drenare eventuali sostanze tossiche.

Composizione e funzioni dell’essudato

L’essudato è un liquido ricco di proteine plasmatiche, globuli bianchi e piastrine che si accumula nei tessuti interstiziali (subepidermici) in risposta a un’infiammazione. La sua produzione è stimolata da fattori infiammatori come istamina e bradichinina, che promuovono la formazione di piastrine e fibrina per contrastare l’infezione e rimuovere tossine nelle prime 48-72 ore.

Varia in composizione a seconda dello stadio della ferita:

  • Fase acuta: Ricco di globuli bianchi e proteasi che puliscono la ferita. Presenta fattori di crescita per promuovere la rigenerazione tissutale. La sua quantità tende a diminuire nel tempo.
  • Fase cronica: Le proteasi diventano predominanti, inibendo la rigenerazione tissutale e aumentando l’infiammazione. La quantità di essudato aumenta, segnalando un alto rischio di infezione.
Fibrina Promuove la Coagulazione – diminuisce progressivamente 72 ore dopo la ferita
Piastrine Fattori specifici della Coagulazione – diminuiscono progressivamente 72 ore dopo la ferita
Cellule polimorfonucleate (granulociti) Cellule immunitarie in grado di fagocitare i patogeni presenti nella ferita
Linfociti Cellule della difesa immunitaria sistemica
Macrofagi Cellule specifiche della difesa immunitaria tissutale agiscono fagocitando  microrganismi e cellule morte presenti nella ferita
Micro-organisms Patogeni responsabili della carica batterica dell’essudato, tendono a infettare la ferita
Albumina, globulina, fibrinogeno Mantengono la pressione osmotica e trasportano macromolecole
Acido Lattico Indicatore di ipossia cellulare
Glucosio Fonte di energia cellulare
Fattore di crescita cellulare Promuove la guarigione della ferita attraverso la riepitelizzazione
Cellule morte Vengono trasportate all’esterno dall’essudato
Enzimi Proteolitici Enzimi che degradano proteine e cellule epiteliali residue

Valutazione dell’essudato

Valutazione quantitativa dell’essudato

La valutazione dell’essudato può essere complicata a causa della variabilità individuale e della mancanza di standardizzazione. Ecco alcune linee guida:

La quantità di essudato può essere stimata in base alla frequenza di cambio della medicazione:

  • Scarso: Cambio ogni 3-4 giorni.
  • Moderato: Cambio ogni 1-2 giorni.
  • Abbondante: Cambio più volte al giorno.

Valutazione qualitativa

Il colore e la consistenza dell’essudato indicano lo stato della ferita:

  • Sieroso: Limpido, giallo pallido, indicativo di una fase iniziale o infiammatoria.
  • Purulento: Torbido, verdastro o brunastro, segno di infezione.

Il colore e la consistenza dell’essudato rappresentano degli importanti indicatori dello stato di una ferita. Vediamo di seguito le diverse tipologie attualmente impiegate come riferimento.

Tipologia di essudato Colore Consistenza Valutazione
Sieroso Chiaro, giallo paglierino Acquosa, liquida simile a quella del siero E’ un essudato normalmente prodotto dalle ferite da ulcere da pressione. E’caratteristico delle ferite poco infiammate. E’ necessario valutare e prevenire la presenza di infezione
Fibrinoso Opaco Fine, scarsamente addensato Contiene filamenti di fibrina
Sieroematico Chiaro, rosato Acquosa Tipico delle ferite in fase acuta o in via di guarigione. Sono presenti alcuni globuli rossi
Ematico Rosso Acquoso E’ frequente nelle ferite acute dopo la detersione. E’ conseguente a piccoli traumi o lesioni dei vasi sanguigni
Sieropurlento Torbido, giallastro Denso e cremoso E’ un tipico segno di processo infettivo in atto
Purulento Può variare dal giallastro al verdastro Corposo, denso E’ sintomatico di un’infezione in atto associata ad una forte infiammazione. In questo essudato,infatti, sono presenti globuli bianchi e cellule infiammatorie. La possibile variazione di colore è dovuta alla presenza di batteri caratteristici come Pseudomonas aeruginosa
Emopurulento Scuro, con tracce ematiche Viscoso,appiccicoso Tipico di uno stato infettivo avanzato.

Contiene globuli bianchi,cellule batteriche e cellule infiammatorie. Il danno ai capillari cutanei conseguente al processo infettivo porta a perdite di sangue

Emorragico Rosso Denso Questo tipo di essudato è caratteristico di uno stadio post infettivo. I capillari,danneggiati dall’infezione, si rompono con molta facilità provocando sanguinamenti spontanei

L’importanza della gestione dell’essudato

Una corretta gestione dell’essudato è cruciale per prevenire infezioni, proteggere la pelle circostante e facilitare la guarigione. I seguenti aspetti sono fondamentali:

  • Scelta della Medicazione: Deve essere adeguata alla quantità e alla tipologia dell’essudato. Le medicazioni possono essere:
    • Assorbenti: Trattengono l’essudato e sono ideali per ferite con essudato abbondante.
    • Traspiranti: Permettono l’evaporazione dell’umidità, utili per valutare la quantità di essudato.
    • Combinati: Offrono sia assorbenza che traspirabilità.
  • Frequenza di Cambio: Deve essere regolata per evitare macerazione e danni alla pelle.
  • Impatto delle Comorbilità: Condizioni come il diabete o l’immunodeficienza possono influenzare la produzione di essudato.

 

FERITA NON INFETTA FERITA A RISCHIO DI INFEZIONE FERITA INFETTA
SCARSO Garze adatte a mantenere un giusto grado di umidità.

Medicazioni a base di collagene per favorire la granulazione e accelerare la riepitelizzazione della ferita

Medicazioni a base di idrocolloidi (idrogel) per favorire la guarigione della ferita

Garze traspiranti con aggiunta di antimicrobico a base di PHMB (poliesametilene biguanide) per prevenire l’insorgenza di un’infezione Garze che regolano l’umidità con aggiunta di antimicrobico PHMB

(poliesametilene biguanide) per contrastare il processo infettivo in atto

MEDIO Medicazioni a base di collagene e acido ialuronico coadiuvante della cicatrizzazione delle ferite

Medicazioni a base di schiuma di poliuretano

Garze non aderenti con eventuale aggiunta di acido ialuronico

Medicazioni in schiuma in poliuretano in grado di assorbire l’essudato e mantenere l’umidità

Trattamenti mediante medicazioni assorbenti di poliuretano con PHMB

Medicazioni assorbenti di poliuretano a base di garze idrofibra con Alginati

ABBONDANTE Medicazioni assorbenti di poliuretano a base di Alginato di calcio

Eventuale raccolta con collettore

Medicazioni assorbenti di poliuretano con PHMB

Eventuale raccolta dell’essudato con collettore oppure drenaggio a pressione negativa (V.A.C.)

Medicazioni assorbenti di poliuretano a base di garze idrofibra con Alginati e Argento

Eventuale drenaggio dell’essudato con collettore oppure a pressione negativa (V.A.C.)

 

 

Dott.ssa in Biotecnologie mediche molecolari e cellulari

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