Indice: Complicanze delle piaghe da decubito

Introduzione

Le piaghe da decubito sono un fenomeno molto presente nella popolazione anziana ed allettata ed hanno delle precise complicanze. Il livello di insorgenza è caratterizzato da eritema, inspessimento della pelle, indurimento della cute e perdita del colore naturale. Dopo il primo stadio la situazione può peggiorare e si possono manifestare lesioni, vesciche o abrasioni a livello dell’epidermide e del derma.

Una situazione peggiore può provocare la degenerazione e la morte del tessuto sottocutaneo (necrosi) e può coinvolgere lo strato muscolare. Nell’ultimo stadio, quello più rischioso per la sopravvivenza del soggetto, la lesione può estendersi alle ossa, ai tendini e alle cartilagini.

Le complicanze delle piaghe da decubito: infezioni, ascessi, osteomielite

Le complicanze delle piaghe da decubito sono molteplici ognuna delle quali può avere degli effetti fatali. Innanzitutto chiariamo che le piaghe da decubito sono un processo infiammatorio che può evolvere in patologie più serie.

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Infezioni

L’infezione della piaga o lesione da decubito va distinta dalla colonizzazione che è una contaminazione della stessa di germi che sono presenti normalmente nella cute o nell’intestino. Questi germi possono essere ben tollerati dall’organismo che quindi non ha reazioni e tollera la loro presenza. Quando i germi provocano un aumento dell’essudato, nella maggior parte dei casi maleodorante, allora si può parlare di infezione. Questa particolare condizione deve essere trattata con antisettici, disinfettanti e antibiotici (locali o sistemici), ovviamente su indicazione medica o infermieristica.

Le infezioni si distinguono a seconda degli agenti infettanti e possono essere virali, batteriche, micotiche e parassitarie. L’infezione virale  è provocata da un virus che aggredisce una cellula ospite e libera il proprio materiale genetico infettandola. La cellula in questo modo non riesce a svolgere le sue funzioni e muore dopo aver liberato altri virus che aggrediranno altre cellule. In questo modo si innesca il processo dell’infezione. In alcuni casi la cellula  non muore ma il virus limita o altera le sue funzioni.

Le infezioni batteriche si generano dall’invasione e la successiva moltiplicazione di batteri nell’organismo. I batteri, per provocare un’infezione, devono essere in grado di superare le difese dell’organismo (in caso contrario sarebbero distrutti). Per generare un’infezione il batterio deve, inoltre, essere patogeno, ovvero avere un’azione lesiva dell’organismo. I batteri più comuni e le patologie associate sono:

  • Escherichia coli e Salmonella – intossicazione
  • Helicobacter pylori – gastriti e ulcere
  • Neisseria gonorrhoeae – gonorrea (malattia sessualmente trasmessa)
  • Neisseria meningitidis – meningite
  • Staphylococcus aureus – foruncoli, ascessi, cellulite, infezioni della ferita, sindrome da shock tossico, polmonite e intossicazione alimentare
  • Batteri streptococchi – polmonite, meningite, infezioni dell’orecchio e mal di gola

Le infezioni micotiche, invece, sono dovute ad un fungo. In questo caso è il fungo a superare le barriere protettive dell’organismo ed infettarlo. A causa di un parassite, infine, si possono sviluppare infezioni parassitarie.

Ascessi

Gli ascessi si creano quando l’infezione aggredisce i tessuti sotto cutanei e genera una raccolta di pus. Può essere definito anche come la raccolta di essudato purulento che si forma all’interno del tessuto del corpo. Le pustole e i foruncoli sono l’esempio meno grave di ascesso e spesso coinvolgono i follicoli piliferi. Da non confondere l’ascesso con l’empiema in cui la raccolta purulenta occupa una cavità già presente nell’organismo.

A scatenare la raccolta di pus è solitamente un batterio (streptococco o stafilococco) che ha superato le difese immunitarie dell’organismo. La cura degli ascessi avviene tramite taglio o drenaggio e lavaggio profondo con antisettici o acqua ossigenata. Questi passaggi sono fondamentali al fine di prevenire la setticemia. Caratterizzano  l’ascesso il dolore, il calore, l’arrossamento, la tumefazione e la limitazione funzionale dell’area colpita.

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Osteomielite

Quando l’infezione della piaga da decubito arriva alle ossa allora può causare l’osteomielite. L’osteomielite altro non è che un’infezione che interessa ossa e midollo osseo. A causarla sono dei batteri (stafilococchi e streptococchi) che stimolano la generazione di pus. Questa patologia può essere acuta (sviluppo improvviso) e cronica. Può manifestarsi in qualsiasi periodo della vita e il sesso maschile è molto più colpito di quello femminile.

Le zone più colpite da osteomielite sono la spalla e il ginocchio e in generale tutte quelle ossa ricche di tessuto spugnoso e quindi molto vascolarizzate. I sintomi dell’osteomielite sono: dolore acuto, inasprito in caso di pressione, riduzione della funzionalità della zona colpita, febbre, arrossamenti e gonfiore. Alcune volte possono manifestarsi anche delle fistole cutanee con presenza di pus.

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