Un materasso antidecubito è ausilio che viene utilizzato da pazienti con poca o nulla mobilità. Il contatto prolungato con una superficie, può creare lesioni da decubito provocate dalla pressione eccessiva del corpo (soprattutto nelle zone dove le ossa sporgono maggiormente). Se non si prevengono con appositi ausili antidecubito o se non si curano queste piaghe, si corre il rischio di provocare lesioni da decubito ai tessuti interni (ossei e muscolari), fino a provocare la necrosi e quindi danni permanenti degli stessi. I materassi antidecubito aiutano a prevenire o curare lesioni cutanee, che si formano quando un paziente è costretto a restare a letto per un periodo di tempo piuttosto lungo o per tutta la vita. Le lesioni sono causate dall’attrito, dallo stiramento o da una pressione di contatto. In particolare, con la pressione di contatto, i tessuti subiscono una ischemia, che inevitabilmente conduce ad una occlusione dei capillari, con la formazione di necrosi ed edemi della cute. Il materasso antidecubito va ad agire sulle cause che determinano queste lesioni riducendo lo stiramento, l’attrito e la pressione di contatto, disperdendo umidità e calore e consentendo di mantenere una postura che sia la più corretta possibile: decubito laterale o decubito dorsale.

Tipologie di materasso antidecubito

In commercio esistono molte tipologie di materasso antidecubito e districarsi nella scelta di quello giusto non è sempre facile. Le varie tipologie di ausili antidecubito cambiano a seconda del loro funzionamento. Il materasso antidecubito va scelto in base al tipo e alla gravità del problema, alla corporatura e al peso del paziente. Il giusto materasso migliora la circolazione, riduce il dolore e favorisce la qualità del sonno. Per tali ragioni vengono suddivisi in 3 categorie basate sul rischio di sviluppare lesioni da decubito:

Materassi Antidecubito a Basso Rischio

MATERASSO VENTILATO IN ESPANSO COMPOSITO: È un materasso antidecubito senza compressore realizzato in poliuretano espanso a cellule aperte, nella parte superiore presenta dei solchi longitudinali e trasversali che creano in questo modo una struttura a tronchi di piramide che garantiscono la circolazione dell’aria per evitare la macerazione della cute. Ogni tronco si modifica in base alla pressione, determinata dal peso e dalla conformazione del paziente, senza alterare la struttura degli altri, consentendo la penetrazione delle parti del corpo con prominenze ossee evitando il fenomeno del “toccare il fondo” (bottom out). Può sostituire il materasso normale e quindi essere posizionato direttamente su reti rigide. È un presidio leggero e di facile posizionamento.
MATERASSO IN FIBRA CAVA SILICONATA: Il materasso antidecubito senza compressore in fibra cava siliconata, è costituito da un rivestimento esterno che contiene fibre di grande diametro, cave in modo da renderle elastiche, trattate con il silicone per garantire che scivolino le une sulle altre ed evitare che si ammassino. Permette la distribuzione del peso del paziente su tutta la superficie d’appoggio; garantisce un’ottima circolazione dell’aria evitando così il rischio di macerazione della cute e di lesioni da decubito; riduce efficacemente l’attrito e le forze di taglio.
MATERASSO ANTIDECUBITO A BOLLE D’ARIA: è un materasso ad aria costituito da una superficie a bolle e da un compressore che spinge aria all’interno del materasso gonfiando le bolle in modo alternato. L’alternarsi dei punti di contatto con l’epidermide effettua un delicato massaggio che consente un buon flusso di sangue e una buona ossigenazione dei tessuti, prevenendo la formazione di lesioni da decubito. Da posizionare sul letto di degenza.

Materassi Antidecubito a Medio Rischio

MATERASSO AD ARIA A BASSA PRESSIONE DI CONTATTO: è un materasso antidecubito ad aria dinamico composto da elementi tubolari interscambiabili che, per mezzo di un compressore cui il presidio è collegato tramite dei tubi, si gonfiano e si sgonfiano in modo alternato (una volta i tubolari pari, poi quelli dispari); in questo modo il paziente appoggia ora sugli uni ora sugli altri, alternando le zone sottoposte a compressione prevenendo o attenuando le lesioni da decubito.

Materassi Antidecubito ad Alto Rischio

MATERASSO AD ARIA A BASSA PRESSIONE DI CONTATTO: è un materasso antidecubito formato da 15-20 cuscini d’aria indipendenti, posti su una base fluttuante, che si gonfiano e sgonfiano alternativamente, in un ciclo di 10 minuti, anche parzialmente in quanto un sensore calibra la pressione di contatto in funzione del peso e della postura del paziente. Il suo funzionamento può essere statico o dinamico:

  • Nel funzionamento dinamico le celle si sgonfiano in maniera alternata ad eccezione di quelle della zona della testa
  • Nel funzionamento statico tutte le celle sono permanentemente gonfie. Si usa durante gli interventi di nursing o in caso di lesioni spinali o fratture scomposte per le quali non è indicato alcun movimento.
  • E’ possibile rimuovere le celle in correspondenza dei talloni per evitare la formazione di piaghe da decubito ai talloni.

MATERASSO A CESSIONE D’ARIA: materasso antidecubito realizzato con elementi indipendenti tubolari collegati ad un compressore che regola automaticamente oltre che la pressione di contatto anche quella interna; inoltre attraverso i microfori presenti nel tessuto del materasso viene emessa costantemente aria tiepida che impedisce la formazione di umidità tra la superficie di contatto e la cute evitandone la macerazione, garantendo una miglior vasodilatazione superficiale ed evitando la formazione di lesioni da decubito.

Come identificare la giusta classe di rischio per la scelta del materasso antidecubito

La misurazione del rischio dei pazienti di sviluppare lesioni da decubito è il primo passo da compiere per una corretta pianificazione degli interventi di prevenzione e per la scelta del materasso antidecubito più adatto. Tale misurazione deve essere effettuata, impiegando strumenti di verifica validati quali “scale di valutazione”.

Uno di questi è la Scala di Norton. L’indice di Norton è un sistema sensibile e facile da applicare, che prende in considerazione nel paziente essa prende in considerazione cinque fattori di rischio: lo stato fisico generale, lo stato mentale, la motilità e l’incontinenza urinaria e fecale. A ciascuno di questi fattori si deve attribuire un punteggio in base alla situazione o condizione del paziente. Il punteggio varia da 1 (situazione peggiore) a 4 (situazione ottimale, non a rischio).

 

Analizzando il punteggio possiamo elaborare una diagnosi di rischio di sviluppo di lesioni da decubito:

Punteggio >o= 15 BASSO RISCHIO

Punteggio compreso tra 14 e 12 MEDIO RISCHIO

Punteggio <o= 11 ALTO RISCHIO

 

AUTORE: Dott.ssa Valeria Pisani

BIBLIOGRAFIA:

 

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