La prevenzione delle piaghe da decubito è il primo passo per una corretta gestione dei pazienti allettati o immobilizzati per lungo tempo. Queste lesioni infatti, sono causate principalmente da lunghi periodi di immobilità, che portano ad una riduzione della  circolazione del sangue. Di solito le aree anatomiche più a rischio sono quelle dove i tessuti vengono schiacciati tra una prominenza ossea ed un piano rigido, come un materasso. Ci sono parti del corpo più soggette al rischio di formazione di lesioni da decubito di altre; a seconda che l’individuo sia in posizione sdraiata o seduta queste parti possono cambiare. Ad esempio, quando una persona giace a lungo nel letto le zone maggiormente a rischio sono la zona sacrale, i talloni e il fianco.

Maggiore è il tempo di permanenza su queste aree e maggiore sarà il danno ai tessuti, creando quelle che chiamiamo ulcere o piaghe da decubito. La gravità di queste lesioni va da un livello minimo, ovvero da un leggero arrossamento cutaneo, a un livello massimo, caratterizzato lesioni cutanee che colpiscono anche i tessuti sottocutanei. Fortunatamente il rischio della comparsa delle piaghe da decubito può essere ridotto adottando stili di vita più sani. Nella prevenzione delle piaghe da decubito, ricoprono un ruolo fondamentale la mobilizzazione precoce, la cura e protezione adeguata della cute, e una corretta alimentazione.

La prevenzione delle piaghe da decubito con mobilizzazione precoce

La migliore prevenzione si ottiene con il movimento, quindi occorre cambiare spesso posizione per evitare di esercitare pressione sempre negli stessi punti. E’ importante seguire un programma di riabilitazione finalizzato al raggiungimento della maggiore indipendenza possibile, anche solo sapersi muovere autonomamente nel letto ed in modo corretto. 

Una precauzione da prendere è quella di evitare gli sfregamenti che si creano durante gli spostamenti del paziente trascinato nel letto o dal letto alla carrozzina. Quando le condizioni del paziente lo permettono, è consigliabile che riesca a sollevarsi da solo. Se invece ciò non fosse possibile, può essere d’aiuto un sollevatore per evitare sfregamenti.

Prodotti specifici come pellicole trasparenti, creme barriera, spray possono ridurre i danni dovuti allo sfregamento. Per facilitare i movimenti e ridurre ulteriormente i fattori di rischio derivanti dall’immobilità forzata, si può ricorrere a presidi antidecubito. Si tratta di presidi specifici per agevolare la mobilizzazione del paziente, come cuscini antidecubito, materassi antidecubito e sovramaterassi.

Cura e protezione della cute

La pelle in generale, soprattutto delle zone sottoposte a pressione, deve essere ispezionata almeno una volta al giorno. Bisogna fare particolare attenzione agli arrossamenti che persistono anche dopo il cambio di posizione. Questa osservazione può essere fatta sia dal paziente che dall’operatore sanitario. Uno specchio può essere d’aiuto per controllare particolari zone di difficile osservazione. Lo scopo di un’attenta ispezione è quello di prevenire e correggere eventuali problemi prima che diventino piaghe da decubito.

Assicurarsi di avere la cute in “salute” è importante al fine di prevenire future piaghe da decubito. Infatti una pelle ben curata è si lesiona meno facilmente e guarisce più velocemente di una in cattive condizioni. Un aspetto connesso all’ispezione giornaliera è mantenere una corretta igiene personale. Fare il bagno ogni giorno, usando saponi neutri ed acqua con troppo calda, è aiuta a mantenere una corretta igiene della cute e dà conforto. Per evitare che la pelle si disidrati, dopo il bagno è consigliata l’applicazione di creme emollienti.

Tuttavia è bene sapere che i problemi della cute possono essere anche dovuti a incontinenza parziale o totale di urina o feciIn tal caso, soprattutto se l’incontinenza non può essere controllata, diventa indispensabile pulire la cute il più spesso possibile. Anche in questo caso si consiglia l’uso di una crema protettiva o pomata barriera e di pannoloni e/o mutande assorbenti che tengano lontano l’umidità dalla cute, evitando la macerazione.

Una corretta alimentazione per la prevenzione delle piaghe da decubito

L’aspetto nutrizionale ricopre un ruolo importante nella formazione delle piaghe da decubito. Condizioni come diabete mellito, malnutrizione o un insufficiente apporto proteico sono fattori che aumentano il rischio d’insorgenza di lesioni cutanee. Un corretto apporto nutrizionale è di centrale importanza sia nel processo di cura delle lesioni che per prevenirle. Infatti per mantenere la cute elastica e protetta è importante avere un’alimentazione ricca di proteine e calorie. Se non si riesce ad assumere una quantità di cibo adeguata al fine di mantenere il peso ottimale o se si nota un aumento od una sua riduzione, si può aver bisogno di un supplemento vitaminico o di un’integrazione proteica all’interno di una dieta controllata e bilanciata.

Naturalmente occorre studiare una dieta ad hoc coinvolgendo medico di base, nutrizionista e operatore sanitario, al fine di valutare la presenza di altri problemi collaterali. L’assunzione di una dieta bilanciata può prevenire la formazione di nuove lesioni e accelerarne il processo di guarigione, se queste sono già presenti. Occorre pesarsi settimanalmente e consultare il medico o l’infermiere quando vi sono importanti variazioni di peso.

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