Le piaghe da decubito sono lesioni molto complesse, per le quali dovrebbe essere applicato un protocollo di gestione multidisciplinare. Se non adeguatamente curate, possono andare incontro a complicazioni molto gravi quali le infezioni.

L’infezione è una condizione molto pericolosa alla quale vanno incontro le lesioni da pressione che vengono colonizzate da batteri. Se l’infezione si diffonde verso i tessuti profondi si possono avere gravi conseguenze anche a livello sistemico fino ad arrivare al pericolosissimo shock settico che può portare anche alla morte del paziente. Le manifestazioni cliniche delle infezioni sono differenti, spaziano dal ritardo nella cicatrizzazione, eritema, calore della cute attorno alla lesione, cattivo odore, presenza di secrezioni purulente.

E’ perciò importante riconoscere di essere in presenza di una lesione infetta e prendersene cura in modo tempestivo. In base alla classificazione colore le piaghe da decubito infette granuleggianti vengono classificate come Lesioni Verdi. per via del tessuto colonizzato che è di un colore verdastro.

L’obiettivo è rimuovere la carica batterica della lesione e gestire in modo efficace l’essudato per creare il giusto ambiente per la guarigione delle ferite. Gestire l’essudato significa prevenire sia l’essiccamento della lesione che la macerazione della cute perilesionale, bisogna quindi trovare un equilibrio tra queste condizioni.

La detersione della lesione infetta granuleggiante

La detersione delle piaghe da decubito infette granuleggianti prevede l’utilizzo di opportuni detergenti antisettici che riducano la formazione del biofilm batterico disaggregando le colonie batteriche presenti sul letto delle lesioni. Ad ogni cambio medicazione occorre quindi utilizzare detergenti antisettici specifici che liberino il tessuto dall’infezione e permettano al tessuto di granulazione di proliferare per rimarginare la ferita:

La fase di medicazione

Nella scelta delle medicazioni più idonee per questo tipo di ferita bisogna tener presente che, da un lato bisogna svolgere un’azione antisettica e, dall’altro, bisogna gestire l’essudato la guarigione dipende in gran parte dalla gestione dell’umidità della ferita e quindi dalla creazione di un ambiente ottimale che stimoli il tessuto a generare tutti quei meccanismi che portano alla guarigione. Vediamo di seguito quali medicazioni utilizzare per ogni tipologia di lesione infetta:

Lesione infetta granuleggiante con basso essudato

Le lesioni da pressione infette granuleggianti con basso essudato sono caratterizzate da un ambiente scarsamente umido. L’obiettivo è quello di rimuovere l’infezione e preservare l’umidità presente in modo da mantenere la lesione correttamente idratata. Il cambio della medicazione può essere effettuato ogni 1-2 giorni.

  • Medicazioni con antisettici topici: sono medicazioni avanzate costituite da un gel che concorre a ridurre la formazione del biofilm batterico disaggregando la matrice mucopolisaccaridica sintetizzata dalle colonie batteriche presenti sul letto delle lesioni. La formulazione in gel mantiene un ambiente umido ideale per la guarigione della lesione da pressione. Molto importante è poi l’utilizzo della medicazione secondaria in caso di utilizzo di un idrogel, per le lesioni a basso essudato viene consigliata una medicazione in idrocolloide, scarsamente assorbente che favorisca il mantenimento di un ambiente umido come il Duoderm extrasottile.
  • Medicazioni con argento: sono medicazioni antimicrobiche ricoperte da uno strato di Argento Nanocristallino che protegge la ferita dalle contaminazioni batteriche. La struttura morbida e flessibile consente di ottenere un’ottima conformabilità a qualsiasi sede anatomica e di offrire un buon comfort al paziente per un efficace trattamento delle ferite mantenendo un ambiente umido.

Lesione infetta granuleggiante con medio/alto essudato

Per la lesione infetta granuleggiante con medio/alto essudato il cambio della medicazione viene consigliato giornalmente. Alcune delle medicazioni consigliate sono:

  • Medicazioni in carbone attivo: tali medicazioni svolgono un’azione antimicrobica grazie all’argento e un’azione antiodorante grazie al carbone attivo. Favoriscono efficacemente il processo di guarigione della ferita. Se ne consiglia l’utilizzo con una medicazione secondaria assorbente come una schiuma di poliuretano.
  • Medicazioni in collagene e argento: sono medicazioni bioattive composte da collagene di origine bovina e argento. In presenza di essudati si trasformano in un morbido gel conformabile, biodegradabile e bioassorbibile. Si genera così un’azione globale di promozione del tessuto di granulazione, proteggendo la ferita da tutti quei fattori che rallentano il processo di guarigione. L’azione antibatterica viene svolta dagli ioni argento che in sinergia con il collagene rimuove la carica batterica e stimola la guarigione. Si consiglia l’utilizzo di una medicazione secondaria assorbente come una schiuma di poliuretano.

 

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