La valutazione delle lesioni cutanee croniche, ovvero di ulcere cutanee che tendono a riproporsi, deve seguire un approccio complessivo in modo da definire precisamente l’eziologia, l’adeguatezza del trattamento ed il monitoraggio dell’evoluzione. I testi di patologia consigliano di valutare la sede della lesione, la sua profondità, lo stadio, le condizioni dei margini, la presenza di fistole, le caratteristiche del tessuto necrotico e dell’essudato, i tessuti circostanti. Solo, quando la lesione è in fase di risoluzione, le caratteristiche del tessuto di granulazione e della riepitelizzazione.
Lesioni cutanee croniche e dolore
Si ritiene che il dolore rivesta un ruolo importante nel processo di guarigione, e questo è uno degli aspetti spesso trascurati durante la valutazione delle lesioni da decubito e delle lesioni. Si suppone, infatti, che il dolore medii la vasocostrizione ed aumenti la perfusione tissutale. Per contro, l’assenza di dolore suggerisce un’eziologia neuropatica.
Valutazione delle lesioni cutanee
Durante una prima valutazione dell’ulcera è necessaria la raccolta di sufficienti dati per capire da quanto tempo sia presente la lesione, e se si tratti del primo episodio o di un problema ricorrente. Le successive valutazioni devono avere ricorrenza settimanale in modo seguire la progressione della lesione e per valutare la profondità e le dimensioni dell’ulcera, ed infine la presenza di tessuto di granulazione ed infezioni.
Nei pazienti con sospetta arteriopatia obliterante degli arti inferiori, questa condizione può essere rapidamente accertata attraverso la valutazione dell’ indice di Winsor. Questa tecnica di misurazione valuta il rapporto tra la pressione sistolica dell’arteria tibiale posteriore (parte posteriore e mediale della caviglia) o della pedidia (posizionando il manicotto al terzo inferiore della gamba) e la pressione omerale rilevata a livello dell’arteria cubitale. In questo modo vengono rilevati eventuali scompensi: se il rapporto braccio/caviglia è <0.9, si sospetta arteriopatia periferica, diagnosticabile tramite eco-colordoppler.
Il processo di guarigione di una lesione
La guarigione di una lesione è un fenomeno complesso che richiede tempo e coinvolge numerosi fattori. Comprendere le modalità di guarigione aiuta a identificare i principali meccanismi coinvolti nelle diverse risoluzioni delle lesioni acute e croniche. Ecco una panoramica del processo di guarigione delle lesioni, suddiviso in quattro fasi principali.
Fasi del Processo di Guarigione
- Emostasi
- Infiammazione
- Proliferazione
- Rimodellamento
Dettagli delle Fasi di Guarigione
Emostasi Questa fase iniziale ha lo scopo di fermare l’emorragia attraverso la formazione di un coagulo di sangue. È il primo passo cruciale nel processo di guarigione.
Infiammazione Durante l’infiammazione, l’essudato della lesione contiene enzimi e fattori di crescita che favoriscono la riepitelizzazione e la riparazione. La produzione di tessuto di granulazione e la contrazione dei tessuti circostanti sono fondamentali. Nelle lesioni che guariscono per prima intenzione, la produzione di essudato dura al massimo 48 ore.
Proliferazione In questa fase, le cellule iniziano a moltiplicarsi e a formare nuovo tessuto. Questo include la produzione di collagene e altre proteine essenziali per la riparazione della lesione.
Rimodellamento Il rimodellamento degli esiti cicatriziali può richiedere mesi o anni. In questa fase finale, il tessuto nuovo viene riorganizzato e rafforzato per ripristinare la funzionalità della zona lesionata.
Lesioni Croniche e Differenze nella Guarigione
Le lesioni cutanee croniche presentano livelli ridotti di fattori di crescita e mancano dei fattori di trasformazione presenti nelle lesioni acute. Ulcere da decubito, ad esempio, mostrano un essudato costante dovuto all’infiammazione o infezione.
Anomalie delle Metallo-Proteinasi Nelle lesioni croniche, anomalie delle metallo-proteinasi, enzimi responsabili della degradazione della matrice cellulare, possono causare un’eccessiva degradazione del tessuto extracellulare e una minore risposta dei fibroblasti ai fattori di crescita.
Fibrosi e Tessuto Cicatriziale Ripetuti traumi e riparazioni nelle lesioni croniche creano margini induriti che ostacolano la migrazione delle cellule epiteliali. Il tessuto perilesionale può diventare distrofico, con insufficiente irrorazione e accumulo di materiale fibroso che favorisce la crescita di batteri resistenti.
Trattamento delle Lesioni da Decubito
Le lesioni da decubito sono sempre più diffuse e richiedono medicazioni avanzate per guarire. È fondamentale diagnosticare correttamente il tipo e lo stadio della lesione e gestire i cambi della medicazione tempestivamente. Utilizza il test di valutazione delle lesioni cutanee per ottenere una diagnosi secondo le linee guida AIUC.