Indice: statistiche e percentuali sulle piaghe da decubito

Le piaghe da decubito sono un problema molto frequente in Italia e a spiegare bene il fenomeno ci sono statistiche e percentuali. Questo tipo di lesione, oltre ad essere molto fastidiosa, rappresenta un serio problema per il settore sanitario italiano, in quanto le persone che ne soffrono sono sempre di più.

Sono circa due milioni  le persone affette da questo tipo di lesione. L’8% sono i pazienti ospedalizzati e tra il 15% e il 25% quelli ricoverati in reparti di lungo degenza.

Ad essere più colpiti sono gli arti inferiori e la fascia d’età è quella superiore ai 65 anni. Un altro spicchio importante è quello dei pazienti diabetici che rappresentano il 15%. In questo caso la piaga si presenta tramite il piede diabetico, fenomeno in sensibile aumento.

Il fenomeno delle piaghe da decubito cresce dell’8% all’anno, ma solo per 2 persone su 10 si rende necessario il ricorso al ricovero ospedaliero. Le piaghe da decubito non sono incluse, da Ministero della Sanità, nei LEA (Prestazioni e servizi essenziali del servizio sanitario nazionale) e per tanto non presentano una rete assistenziale specifica. Questo comporta disorientamento per i pazienti che devono pagare di tasca loro l’assistenza e non sanno a chi rivolgersi.

Secondo i dati raccolti le piaghe da decubito si manifestano più frequentemente nelle persone anziane di sesso femminile, spesso sole e con un basso livello di istruzione.

Questa tipologia di ferita nella maggior parte dei casi incide negativamente sulla vita dei pazienti, che arrivano ad isolarsi e deprimersi. È un problema molto più grande di quello che si vede.

Riguardo la durata le statistiche ci dicono che il 32% delle lesioni da decubito durano più di un anno e oltre il 16% supera i due anni. Il 20% dei pazienti è dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero e oltre il 70% si è rivolto al sistema sanitario pubblico. Il 29,7% ha fatto ricorso all’assistenza domiciliare.

Gli studi: percentuali delle piaghe da decubito

A conferma dei numeri di cui abbiamo parlato sinora ci sono degli studi effettuati sui pazienti di alcune regioni italiane. Quello preso in considerazione è quello effettuato sui ricoverati nel reparto di lungodegenza di geriatria di Aosta.

Situazione iniziale

Per questo studio sono state selezionate 432 schede valutative, 18 delle quali non erano valutabili in quanto assenti i dati. Lo studio si è basato, quindi, su 414 pazienti ricoverati nel suddetto reparto di lungodegenza (tempo medio di degenza 11,8 giorni).

I pazienti presi in esame erano 273 donne (65,9%) e 141 uomini (34,1%).

percentuali piaghe da decubito

L’età media del campione preso in esame era di 85,9 anni. Circa il 51,9% di questi pazienti arrivavano dal proprio domicilio, il 38,4% da strutture extraospedaliere e il 9,7% da altri reparti ospedalieri.

percentuali piaghe da decubito provenienza

Per la loro valutazione è stata adoperata la scala di Norton che ha dato come risultato dell’intero campione un punteggio di 9,5.

Ricovero in reparto

Altri dati di questa indagine sono stati estrapolati all’ingresso in ospedale, momento in cui il 31,2% presentava già delle lesioni. Il numero delle lesioni totale era 208 di cui il 21,15% nella zona sacrale e il 20,19% al tallone allo stadio I. 333 pazienti dei 414 presi in esame hanno seguito un piano di prevenzione, con l’utilizzo di presidi antidecubito e mobilizzazione. Statisticamente la prevenzione si è mostrata molto positiva.

In 29 pazienti dei 414 si è verificata una nuova lesione da decubito (6,89%).

Dimissioni

Alle dimissioni i pazienti che mostravano ancora lesioni erano 125 per un totale di 194 lesioni, 82% delle quali esistevano sin dal ricovero. Anche alle dimissioni la zona più colpita si è dimostrata quella sacrale al II stadio con il 31,44%.

Tenendo conto delle modalità delle dimissioni si osserva che il 32,9% dei pazienti sono stati accolti in una comunità per anziani, il 29,4% è rientrato al proprio domicilio, il 21,3% è deceduto, il 9,4% è stato trasferito presso un reparto di geriatria di lungodegenza riabilitativa, il 6,8% è stato trasferito presso il reparto di Geriatria Riabilitativa e solo 1 (0,2%) è stato trasferito presso altro reparto.

percentuali dimissioni

Le diagnosi

Ad incidere sullo studio e sui dati da questo estrapolato rientra anche la diagnosi. Il 38% dei pazienti presentava malattie degenerative dell’encefalo o delle sue funzioni, il 23,9% vasculopatie cerebrali acute, il 14,3% scompensi cardiaci, il 6% neoplasie e il 3,4% fratture. Questi dati confermano la prevalenza delle lesioni da decubito e le comorbilità. All’aumentare delle patologie associate aumentano proporzionalmente le lesioni da decubito.

Conclusioni

Da questo studio si evince che la popolazione del Reparto di Geriatria di Aosta ha un’età molto elevata (85,9 anni), che tanti pazienti soffrono di più patologie ed hanno problemi di disabilità.

Si evince, inoltre, che quella dell’anziano è una figura debole soggetta a diverse patologie, con salute instabile e spesso costretto a fare i conti con problematiche di tipo socio-economico. Questa debolezza si associa ad un elevato rischio di deterioramento della salute. La prevenzione resta una delle armi più forti che l’anziano, o chi per lui, devono adottare. La debolezza dell’anziano deve essere letta come una condizione di rischio al quale va posto rimedio. Per la prevenzione non è sufficiente una sola strategia ma deve esistere un piano articolato che preveda mobilizzazione, ausili e materassi antidecubito altamente efficaci.

Quello che ci dice ancora questa ricerca è che gli anziani che arrivano da strutture extraospedaliere hanno un rischio maggiore di sviluppare un’ulcera rispetto a quelli che provengono da proprio domicilio, senza tener conto della loro età, delle patologie o dello stato funzionale del paziente.

Ad oggi le piaghe da decubito rappresenta un serio problema nell’ambito dell’assistenza sanitaria, alla quale è richiesto un grosso impegno sia in termini materiali che di risorse umane.

Sitografia

http://www.aiuc.it/pagina/203/simitu

https://egas.sanita.fvg.it/media/uploads/2017/08/18/Protocollo-Prevalenza-LdP2014.pdf

https://www.ilditonellapiaga.it/wp-content/uploads/2017/11/lesioni-da-decubito-di-ivan-santoro.pdf

http://www.ailed.it/guide%20tematiche.htm

https://www.ars.toscana.it/tutte-le-news.html/1908-quanto-sono-diffuse-le-lesioni-degli-arti-inferiori-in-italia-uno-studio-aislec-con-la-partecipazione-dellars.html

http://www.panoramasanita.it/2016/05/20/due-milioni-affetti-da-lesioni-cutanee-aiuc-e-simitu-vanno-inserite-nei-lea/

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