Le ulcere venose degli arti inferiori sono un problema molto diffuso nella popolazione di diverse fasce d’età. La causa principale della formazione delle ulcere venose è l’insufficienza venosa cronica. Generalmente, non tutte le persone che presentano problemi venosi sviluppano un’ulcera degli arti inferiori, ma tutti coloro che sono affetti da un’ulcera venosa degli arti inferiori manifestano insufficienza venosa.

Tale condizione si verifica quando le valvole delle vene (profonde e/o superficiali e/o perforanti) non funzionano più in maniera corretta, permettendo al sangue di defluire all’indietro (reflusso) nella porzione venosa inferiore. A causa di ciò, Il drenaggio venoso viene alterato scatenando ipertensione venosa.

Nei pazienti con insufficienza venosa cronica, l’incapacità dei muscoli del polpaccio di pompare il sangue venoso contribuisce allo sviluppo e alla guarigione tardiva delle ulcere venose. Di conseguenza, uno dei trattamenti maggiormente efficaci è la terapia compressiva degli arti inferiori.

Oltre il 95% delle ulcere venose degli arti inferiori si verifica al di sotto del ginocchio, in genere attorno al malleolo. Le ferite croniche degli arti inferiori tendenti a non guarire hanno un maggiore rischio di infezione, che può condurre a complicanze gravi fino a generare una malattia sistemica.

La terapia compressiva e lo sbrigliamento della ferita possono favorire l’eliminazione dell’infezione e contribuire alla guarigione. Anche le medicazioni antimicrobiche possono essere usate nel breve termine per il trattamento delle ferite infette.

Generalmente le ulcere venose presentano un livello di essudato abbastanza elevato e, la gestione dell’essudato è fondamentale per la guarigione delle lesioni. Un’elevata quantità di essudato infatti può avere un effetto negativo sulla qualità della vita dei pazienti poichè porta al danneggiamento del letto della ferita e della zona perilesionale, all’aumento del rischio di infezione e alla guarigione ritardata.

Il fattore più importante per ridurre i livelli di essudato è un’appropriata terapia compressiva prolungata e l’utilizzo di medicazioni avanzate assorbenti.

La terapia compressiva delle ulcere venose

La terapia compressiva è sicuramente uno dei trattamenti più adatti per la gestione delle ulcere venose degli arti inferiori, poiché aumenta la qualità della circolazione sanguigna e quindi l’ossigenazione dei tessuti. Ciò determina un maggiore afflusso di sostanze nutritive, ossigeno e fattori importanti per la guarigione nella zona dell’ulcera.

Esistono diversi dispositivi per la terapia compressiva, inclusi diversi tipi di bende e indumenti che forniscono una compressione prolungata, oltre ai dispositivi pneumatici che applicano una compressione di tipo intermittente.

ulcere venose

Le medicazioni avanzate nella gestione delle ulcere venose degli arti inferiori

Le lesioni vascolari necessitano dell’utilizzo di medicazioni avanzate che evitino la progressione della ferita e portino a guarigione. Poiché le ulcere venose degli arti inferiori hanno elevati livelli di essudato che può portare a macerazione la cute sana circostante, le attuali linee guida raccomandano l’utilizzo di medicazioni che gestiscano l’essudato della ferita mantenendo al contempo un letto della ferita umido.

Una gestione efficace dell’essudato della ferita è in grado di ridurre il tempo di guarigione dell’ulcera, il rischio di danno cutaneo e il rischio di infezione, migliorando la qualità della vita dei pazienti e l’efficienza del trattamento.

La medicazione ideale per la gestione delle ulcere venose deve inoltre essere atraumatica, questo per evitare che durante la rimozione, possa creare un ulteriore danno tissutale

 

valeria pisani

Dott.ssa in Biotecnologie mediche molecolari e cellulari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Come possiamo aiutarti?