Le ustioni sono lesioni traumatiche provocate dal trasferimento di energia termica sulla superficie cutanea da parte di un agente termico (contatto con fiamme, liquidi o vapori caldi), chimico (contatto con acidi, alcali o metalli fusi), elettrico (es: folgorazioni) o radiante (es: radiazioni). La medicazione delle ustioni dipende perciò dalla tipologia di danno tissutale.

I medici classificano le ustioni sulla base di criteri ben definiti e ampiamente accettati. Le definizioni classificano le ustioni in base alla profondità e all’estensione del danno tissutale.

Profondità dell’ustione

La profondità della lesione da ustione può essere di primo, secondo o terzo grado:

  • Le ustioni di primo grado sono quelle meno profonde (più superficiali). La lesione interessa solo lo strato esterno della cute (epidermide).
  • Le ustioni di secondo grado (dette anche ustioni a spessore parziale) si estendono allo strato medio della cute (derma). Talvolta si distinguono ulteriormente in superficiali (perché interessano la parte superficiale del derma) e profonde (perché interessano sia la parte superficiale sia quella profonda del derma).
  • Le ustioni di terzo grado (dette anche ustioni a tutto spessore) interessano tutti i tre strati della cute (epidermide, derma e strato adiposo). Di solito vengono distrutte anche le ghiandole sudoripare, i follicoli piliferi e le terminazioni nervose.

Estensione del danno tissutale

Per indicare la percentuale della superficie cutanea interessata, vengono usate delle tabelle specifiche. Ad esempio, nell’adulto, il braccio costituisce circa il 9% del corpo. Per i bambini si utilizzano schemi diversi, poiché le proporzioni corporee sono diverse. In base a ciò le ustioni si dividono in:
  • Ustioni minori: tutte le ustioni di primo grado e quelle di secondo grado che interessano meno del 10% della superficie corporea sono in genere classificate come minori.
  • Ustioni moderate e gravi: le ustioni che interessano mani, piedi, viso o genitali, le ustioni di secondo grado su oltre il 10% della superficie corporea e tutte le ustioni di terzo grado su oltre l’1% del corpo sono classificate come moderate o, più spesso, gravi.

Come riconoscere i vari gradi di un’ustione

I sintomi di un’ustione variano in base alla profondità:

  • Le ustioni di primo grado sono arrossate, edematose e dolorose. La superficie ustionata diventa bianca quando toccata con delicatezza, ma non si formano vescicole.
  • Le ustioni di secondo grado assumono una colorazione rosa o rossa, sono edematose e notevolmente dolorose. Nel giro di 24 ore (spesso subito dopo l’ustione) si sviluppano vesciche che possono trasudare un liquido trasparente. La zona ustionata impallidisce al contatto.
  • Le ustioni di terzo grado in genere non sono dolorose perché i nervi sono stati distrutti. La cute diviene dura e di colore bianco, nero o rosso vivo. La zona ustionata non impallidisce se toccata e i peli possono essere facilmente estirpati senza provocare dolore.

Trattamento e medicazione delle ustioni

Prima di trattare le ustioni, è necessario evitare che l’agente ustionante continui a provocare danni. Devono, ad esempio, essere spente le fiamme. Gli indumenti, specialmente quelli che stanno bruciando senza fiamma (come le camicie sintetiche liquefatte), ricoperti di sostanze calde (come catrame) o intrisi di agenti chimici, devono essere immediatamente rimossi.

Per ridurre al minimo la contaminazione batterica e favorire la guarigione occorre effettuare un’accurata detersione associata a debridement per rimuovere detriti e tessuti necrotici. La detersione può essere effettuata con soluzione salina, con soluzione di irrigazione per la pulizia e l’idratazione delle lesioni o con soluzioni contenente antisettici.

In commercio esiste una grande quantità di medicazioni che possono essere idonee per promuovere la guarigione delle ustioni. Scegliere la medicazione giusta aiuta anche per il dolore riducendo la frequenza di medicazione. La medicazione deve avere le seguenti caratteristiche:

  • mantenere un ambiente umido
  • non aderire alla pelle
  • mantenere in stretto contatto con il fondo della ferita
  • proteggere contro le infezioni

Per la maggior parte delle ustioni epidermiche occorrono idrogeli o creme idratanti per lenire il dolore associato; in quelle dermiche non complicate occorre, in particolare, una medicazione al silicone posizionata a contatto con la ferita, ma non aderente e che preveda una medicazione secondaria che varia in base alla quantità di essudato. Sulla base di quest’ultimo distinguiamo:

  1. Idrocolloide: essudato basso/moderato
  2. Schiuma di poliuretano: essudato moderato/alto
  3. Alginato o idrofibra: essudato elevato

Inizialmente il cambio deve avvenire ogni 48h poiché si produce maggior quantità di essudato, mentre nei giorni a seguire la medicazione può essere rinnovata ogni 3-5 giorni

AUTORE: Dott.ssa Valeria Pisani

 

 

Dott.ssa in Economia Aziendale specializzata in Marketing e Comunicazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Come possiamo aiutarti?